Melanoma maligno anale
Origina dai melanociti dell’epitelio malpighiano del canale anale e rappresenta lo 0,25-0,50% dei tumori della regione ano-rettale. Occupa il terzo posto di frequenza essendo i primi due occupati dalle localizzazioni cutanee e oculari. A livello anale è sempre primitivo e nel 50% dei casi può essere amelanico mentre le forme acromiche sono rare e pongono difficoltà diagnostiche anche all’istologo.
Attualmente si usa come marcatore immunitario la proteina S100.
L’infiltrazione lifatica e metastatica è rapida e in caso di astensione terapeutica l’evoluzione è spaventosa.
Tumori con estensione in profondità maggiore di 3 mm vengono considerati oltre i limiti terapeutici di tipo chirurgico.
Nei casi di minore gravità è indicata l’amputazione addominoperineale.