Sintomi dell'ascesso e fistola pilonidale
L'ascesso e la fistola pilonidale si manifestano inizialmente con la comparsa di una tumefazione, anche voluminosa, della regione interglutea, a volte vicino all'ano altre volte più in alto o lateralmente, spesso accompagnata a febbre e molto dolente. Questa è appunto la fase ascessuale della patologia che può in alcuni casi regredire spontaneamente o grazie alla somministrazione di terapia antibiotica.
Molto spesso questi fenomeni infiammatori si ripetono nel tempo senza apparenti cause scatenanti. A volte l'origine dell'ascesso è legato ad un trauma locale ripetuto, all'assunzione di una posizione viziata, in altri casi è coincidente con uno stato di immunodepressione.
Il più delle volte però l'ascesso si apre spontaneamente sulla cute determinando la comparsa di una o più fistole, vale a dire i tragitti che l'infezione compie dalla sua sede di origine alla cute esterna. In alcuni casi in corso di visita è possibile notare la presenza di peli che fuoriescono dall'orifizio fistoloso.
Dallo stesso orifizio fistoloso non trattato può fuoriuscire, periodicamente, materiale sieroso o francamente purulento, con macerazione dei tessuti circostanti. In corso di visita è importante escludere altre patologie della medesima regione che si possono presentare con sintomatologia analoga: l'idrosadenite suppurativa o l'ascesso e fistola anale.
Per la diagnosi oltre alla visita si esegue la specillazione del tramite fistoloso e l'ecografia dei tessuti molli della regione sacro-coccigea, in grado di evidenziare la ciste di origine e gli eventuali tramiti fistolosi.