Come si manifesta la malattia di Verneuil
Come abbiamo visto, inizialmente la patologia si manifesta con la comparsa di uno o più noduli sotto lo strato dermico, in profondità, di forma allungata, da cui può fuoriuscire materiale sieropurulento, talora sanguinolento, inodore che una volta svuotato lascia un indurimento persistente della cute e del tessuto sottocutaneo.
Generalmente sono presenti due o più noduli che comunicano tra di loro attraverso tragitti serpiginosi, vere e proprie gallerie che si aprono in superficie con orifizi cutanei. L’esito di questi fenomeni infiammatori sono cicatrici o cheloidi con colorazione cutanea diversa a seconda degli stadi della malattia.
L’estensione della malattia può coinvolgere tutta la regione inguinale, perineale, interglutea e coccigea. Nel versante anteriore può interessare anche lo scroto, le grandi labbra e il pube.
Si può essere indirizzati alla diagnosi di malattia di Verneuil se coesistono localizzazioni a distanza, sia pregresse sia simultanee, che interessino il volto, la nuca, la regione retroauricolare o le ascelle. Più raramente è interessato anche il capezzolo.
L’andamento è purtroppo cronico, recidivante, al punto da diventare ossessionante per il paziente che si trova costretto a ripetuti trattamenti comunque non sempre risolutivi e con ripercussioni anche psicologiche importanti.