Malattia di Paget
La localizzazione anale della malattia di Paget ha una aspetto simile alla malattia di Bowen: lesione eritemato-squamosa rilevata cartacea al tatto, a volte invasiva e ulcerata, talora secernente ma sempre ben circoscritta che può evocare un banale eczema lichenificato e superinfetto.
Il sospetto diagnostico deve essere posto in presenza di lesioni che non rispondono alle terapie abituali e/o se vi è la coesistenza di una lesione maligna nelle vicinanze (adenocarcinoma urogenitale o, più sovente rettocolico).
La diagnosi è istologica: invasione dell’epidermide da parte di grandi cellule chiare PAS-positive e blu-alcian-positive. L’origine e l’evoluzione possono essere chiariti utilizzando l’immunoistochimica con diversi markers: CEA, HMFG, CAM.
I meccanismi proposti per spiegare queste lesioni sono: la trsformazione maligna in situ della componente intraepidermica del condotto sudoriparo, metastasi di un carcinoma ghiandolare sudoriparo sottostante, epidermotrofismo di una neoplasia a distanza (retto, utero, prostata, mammella).
Il trattamento consiste in una exeresi allargata e uno stretto controllo per il rischio di recidiva e di sviluppo di cancro associato.