Ulcerazioni anali di origine infettiva
Si tratta di lesioni, quelle delle ulcerazioni infettive, rappresentate soprattutto dalle M.S.T. (malattie sessualmente trasmissibili) che saranno trattate a parte.
Tuttavia, al di fuori di queste, si possono osservare delle lesioni anali ulcerate di origine infettiva soprattutto nei pazienti immunodepressi (A.I.D.S., emopatie, trattamenti radio-chimioterapici, granulocitosi) senza rapporti sessuali contaminanti.
Si tratta di lesioni di solito poco specifiche, uniche o multiple, superficiali o profonde, intra- o extracanalari, solitamente dolorose.
La diagnosi viene posta sulla base dell’esame clinico e mediante l’attuazione di prelievi multipli eseguiti in anestesia.
I microorganismi più frequentemente responsabili di queste lesioni sono i batteri gram-negativi, l’herpes e i CMV (ciatomegalovirus).
Più raramente sono state descritte ulcerazioni da istoplasma, candida, bacillo di Kock, micobatterio atipico, criptococco e actinomicete.
Le infezioni da Pseudomonas Aeruginosa nell’immunodepresso, possono manifestarsi con ulcerazioni necrotiche secondarie ad una bolla opalina: l’ectima gangrenosa.
Nel lattante si può assistere ad una localizzazione perianale delle ulcerazioni, per infezione locale da parte del bacillo piocianeo giunto per contiguità da una focolaio intestinale, in seguito ad una antibiotico-terapia responsabile di una sostituzione della flora microbica.